La storia

Già nel 1882 si hanno notizie della presenza in Volpiano di un gruppo bandistico musicale: ne è testimonianza una rarissima foto, se non forse l'unica esistente in Volpiano, scattata verso il 1885.

Col susseguirsi degli anni e degli eventi il primitivo gruppo finisce per ripartirsi in tre formazioni rispecchianti ciascuna gli ideali politici del tempo: ricordiamo a partire dal 1902 della Musica Vecchia favorevole al partito monarchico, la Musica Nuova, simpatizzante del partito liberale e la Fanfara filosocialista.

L'attività dei tre rivali sodalizi continuerà fino al 1926, anno in cui fu consigliato ai musicisti di iscriversi "volontariamente" alla costituenda nuova Banda Municipale Fascista Volpianese, la quale dopo aver raggiunto una brillante notorietà cade anch'essa vittima inesorabile delle vicende di quegli anni per poi estinguersi con i primi anni venti del 2° conflitto mondiale.

E’ poi nel 1955 che un gruppo promotore di musicisti, animato da volontà e passione, si rivolse al Sindaco per esporgli e sollecitare all'appoggio dell’Amministrazione Comunale la loro iniziativa, il ripristino della “Banda” Volpianese. La risposta fu incoraggiante e il 18 dicembre 1955 nella riunione del Consiglio Comunale si approvava con la delibera della Giunta la costituenda Società Filarmonica Volpianese. E così, mentre i più interessati fautori alla nuova banda si adoperavano per il reclutamento dei musicisti, per i dirigenti del nuovo sodalizio si presentava un altro grosso compito: reperire un “capo banda”. Il Maestro Enrico Guizzardi seppe con grande talento e vigore insegnare, formare e portare i musicisti della Filarmonica Volpianese ad un livello ammirevole, esibendosi dopo tanti anni per la prima volta in un concerto sulla pubblica piazza nel giorno di Pasqua del 1956. Sotto la sua esperta bacchetta, col passare degli anni il complesso bandistico ebbe un nutrito elenco di onorificenze, acquisite nei convegni e concorsi nei paesi e città vicine come Biella e Torino, per citare solo i due più importanti. A prendere la sua eredità fu nel 1967 il Maestro Pietro Nasi, grande musicista e uomo di cuore che dedicò tutta la sua vita alla Filarmonica facendole raggiungere risultati sorprendenti, grazie anche alla preparazione delle giovani leve che vennero a dare man forte ai musicisti anziani. Sotto la sua direzione la Banda Musicale Volpianese iniziò il cammino con propositi e speranze di raggiungere sempre e in ottima armonia numerose e prestigiose affermazioni e, fra tutte, non va dimenticato il gemellaggio del 1991 con la formazione di S. Margherita Ligure (GE). Alla morte del Maestro Nasi nel 1992 subentrò il Maestro Bruno Guglielmetti, sotto la cui direzione la Banda di Volpiano ottenne il conferimento della “Stella al merito”, la massima riconoscenza concessa dall’Anbima e partecipò nel 1994 al Festival Internazionale Musicale di Vienna, così come nel 1997, quando alla guida della Filarmonica fu chiamato il Maestro Giovanni Fede che rimase alla direzione fino al 2002. Di questi anni vanno ricordati i due gemellaggi (2001/2002) con la Banda Civica di Magenta. Si sono susseguiti alla direzione artistica della Banda Musicale Volpianese rispettivamente i maestri Ettore Gamarra e Alberto Fornero. Dal 2011 la formazione partecipa ufficialmente alla festa patronale di Castries (FR), città gemellata con il comune di Volpiano, e sempre in questo anno ha presenziato al raduno di Firenze in occasione del 150° dell’unità d’Italia. Attualmente è diretta dal prof. Pietro Marchetti ed è formata prevalentemente da giovani amalgamati dall'amore per la musica e dall'impegno di tenere viva una istituzione tradizionale. La Filarmonica Volpianese, come espressione culturale locale, svolge la sua attività partecipando alle varie manifestazioni della comunità; il suo repertorio varia da brani di musiche originali per banda nonché brani classici e di autori contemporanei.